La vita è un gioco in mezzo i prati
P.C.
Potrei parlare molto in modo più bello
di perché sperso un essere a spasso per le campagne senesi
dovrebbessere actualmente più contento di un essere
che passa il suo tempo seduto
a fare un’altra cosa, basicamente non uno spasso
e non con motivazioni banali spiegarlo
che lo sa anche Nicola* che è meglio andare a spasso che stare
a fare altro, ma con un discorso articolato e colorato
che spiegherebbe poi alla fine perché tutti e due
gli essere vivono per fare una passeggiata nelle campagne senesi.
Questo è l’obiettivo. Spiegarlo e farlo.
Ma prima c’è da sviscerare un problema più importante
per me ma credo anche da me
che a parlare della bellezza di una vita che non facciamo
qualsiasi essa sia che desidereremmo spassare
c’è sempre tempo, c’è la morte per esempio.
Adesso è piuttosto il tempo di spiegare quale sia
per chiunque sappia chi ,ma anche per chi non lo conosce
questa vera verità su Nino il Quattromendo.
La vera verità su Nino il Quattromendo
La vera verità su Nino il quattromendo se aspettate il contenuto
è vera più o meno quanto è vero ogni verità che riguarda noi stessi detta da noi stessi
o meglia vera come ogni verità detta da un uno stesso riguardo un altro diverso.
Cioè poco più di 0.
Per questo la vera verità su Nino il quattromendo in verità non è una vera verità,
ma vera verità rimane una buona approssimazione per coinvolgere tutti mentalmente
nel gioco delle verità vere e presunte.
In verità tale verità è solo la spiegazione di come un essere piùcellulare di suo
tremendo già in partenza
sisia potuto trasformare in un solo passaggio illogico, ma se lo conosceste
sarebbe logico il passaggio ma tutto il resto farebbe venire il mal di testa,
in un essere altrettanto più cellulare
ma anche quattromendo,
differenza= tremendo-quattromendo,
di come sia possibile solamente cambiando un prefisso
cambiare anche l’attitudine degli altri intorno verso di te
o viceversa di come abbia cambiato un prefisso
per farlo coincidere con l'attitudine quattromenda,
uovo gallina, che sei lì inerme,
e la tua colpa unica
è di essere stato un giorno Tremendo
e il giorno immediatamente dopo Quattromendo.
Ora la domanda è
Perché Nino?
E poi, come abbia fatto Nino a diventare Quattromendo?
Perchè Nino non lo so, predisposizione.
Il secondo punto interrogativo è la debolezza
di lasciare che gli altri si approprino di una tua caratteristica
(come il taglio di capelli quando sono tagliati così tanto in modo
che possono solo peggiorare)
giabbastanzapropriosulfilodellapossibilità di aggravarsi,
per renderla proprio
proprio peggio di quello che era prima quando eri tremendo,
e già c’ho i brividi, personalmente
anche se essendo una dissertazione filosofica sun passaggio etimologico
una puttanata in pratica,
i brividi dovrei sublimarli,
ma comunque tornando al tema
renderlo peggio e differente
e modificare la sua vita, di Nino per quanto poi la sua vita non è che sia cambiata
almeno non come percezione interna del cambiamento,
un pò il momento del toccarsi
con una mano il cranio rasato, che non lo senti
che sai che c’è la mano e sai che c’è il cranio
ma rimani interdetto a pensare dov'è che hai sbagliato.
Però se qualcosa è cambiato
a prima di diventare così, passare da essere tremendo
all’esserlo quattro, che è sì un facile passaggio almeno a parole
o almeno breve, anche se non così tanto facile come è la morte,
ma come lei breve sì,
detto in verità un pò per sentito dire dai morti, che vai a stabilire
quanto la morte sia un passaggio meno facile che essere quattromendo
o quanto sia breve lo allo stesso modo,
che almeno lì non c’è nessuno che ti giudica e ti grida da dietro
questo tuo essere Quattromendo. Ma vabbè.
Non così facile come la morte,
la malattia o i rapporti di non più amore,
questi ultimi stando a metà tra la morte e il proprio essere
tremendo prima e quattromendo dopo, come dolorosità, a livello,
sempre più di quello che si sta trattando adesso che di per sè è abbastanza
con sufficientemente doloredalasciare una persona, Nino
con la stessa faccia che aveva Nino quando gli è stato detto per la uno volta
lui che non ci era abituato, di essere quattro volte mendo,
cioè un punto in più nella scala del commento audace
che nessuno vorrebbe mai ricevere come regalo di commento.
Da non credere che Nino
il quattromendo, cioè comunque ormai che si ha sta caratteristica, ormai che ci stai
è vero porterà sì degli svantaggi, ma allo stesso modo ti giustifica in altri momenti,
"Tanto è quattromendo", si dice,
comunque lui
una volta sentitosi chiamare in causa così
e apostrofato con questa bestemmia in proporzione
cioè un insulto verso uno che non sia o-dìo,
non abbia quantomeno ucciso il mittente di tale messaggio
fatto strage e piazza pulita intorno sè nascondendo
ogni prova che ne poteva smascherare il passaggio e cercato di vivere di omertà
fingendo di essere per sempre quello che non si è più,
e che sia piuttosto contrario fermamente rimasto sulle proprie gambe
semplice a fumare
tranquillo
la fumata del tutto passa tutto
anche i passaggi peggiori.
Dimostrando di essere Quattromendo
*Nicola è un gatto grasso