giovedì 22 ottobre 2009

Finestra di TERRA BATTUTA

One two three four,

five six seven.

Good children go to Heaven

R.R 1984


Tu che fai?

Il giocatore di tennis, gioco a tennis e mi alleno nudo.

Per una pallina gialla e tanto amore su campi colorati.

E sudo.


Io invece lavoro faccio procreo e mincazzo

e guardo la tv sperando di vederti toccare,

sperando di sognarti spostare la pallina gialla

in un punto in cui nessuno andrà mai a cercare.


E tu che fai?

Io faccio la ragazza

faccio la ragazza che pulisco il culo ai vecchi

Vecchi non miei, vecchi che non me ne frega un cazzo

quando stiro.

Vecchi che poi mi ci affeziono

come alle bambole di pezza

e li vizio e aspetto che poi muoiono.


Dovere di sconosciuto.


Faccio questo, dalla sera alla mattina.

In memoria di me.

Sperando dentro che collassi,

sperando che sia solo un buco nero cheil resto trascini dentro

che sia solo un film dove io sono sul letto e guardo.


Moralismo? Nononono.

Basta che poi non parliamo di piercing, di canne

di statistici, di grafici,

di vita e di morti miracolose

di diritti civili di alcol di stato

che prima ti mette il diritto e poi te lo toglie,

di scegliere di mettersi le mutande o no la notte.


O di assassinare gli assassinatori.

Come ci fosse una morale comune per la guerra all’uccidersi.

Quotidianamente.

Come ci fosse una cura più adatta di un’altra

alla volontà di riempirsi.

Al quotidiano piacere di estinguersi.