Lo spazio che ci divide da ogni cosa
che non possiamo o non sappiamo
è un nostro limite
non un limite di ogni cosa.
Dal manuale di come si vive di Via Ozanam 75 –Temporaneamente in via Bonafous,5 (TO)
Una stanza.
Luce della stanza.
Una stanza da thè.
Dentro di me.
Con dei biscotti.
E le mie narici che scottano.
Entro.
Cioè esco.
Fiutando uno spazio circolare
Dove circolano i pensieri e suoni.
Parole passano pure.
Seguo un’immagine di luce veloce.
In un angolo stanca striscia
lì in bilico dietro il vetro di una tv.
Esci ogni tanto.
Cioè entra.
A braccetto con la mia volontà.
A braccetto con la luce.
Insieme alla luce
la stanza scompare
diluito lo spazio scivola nello scarico.
La mia volontà VS la mia possibilità.
Risultato piatto.
Come lo schermo.
Piano piano attrae pupille di gatto.
Mi assottiglio e si avvicinano.
per capire cosa ci sia.
Oltre il nulla.
Dentro.
Cioè fuori
Anche io scompaio
tra le vampate di un mezzo
per il freddo di un fine che non afferro.
Bene.
Bene.
Sorseggiate di thè.
La sciarpa.
La maglia.
I calzini e le mutande
di troppo
caldo.
Cioè freddo.
In tutta la stanza.
Ricompaiono visitatori con cui
incrocio le mani in segno di fiducia nel futuro.
Risposte non richieste
a domande che non avevo ancora pensato alle risposte.
Prima di incontrare il liquido.
E il caldo.
I caldi.
Prima di confondere il calore
con quello di quello schermo di una stanza da thè
Ma proprio a me?
In mezzo a mille.
Mi giro.
Proprio solo.
Proprio a me.
E che mi piacerebbe stare con una sensazione diversa
addosso, i mille caldi sì
ma tropicali.
Il limite delle mille cose
non è chiuso aimè nelle cose stesse.
Poi.
* La Palazzina di caccia di Stupinigi è un'architettura di Filippo Juvarra, facente parte del circuito delle residenze sabaude in Piemonte, proclamato patrimonio dell'umanità dall'UNESCO. È situata nella località di Stupinigi (comune di Nichelino), alla periferia sud-occidentale di Torino.