sono crepe nel cemento
Narrano di cambi di vento
di abitudini che si crepano
di chi era sicuro nel cemento.
Gli animali scalzi lo sentono
non hanno, e non perdono
Ricordi da convincersi
Un mare di paura in polvere
una palla che balla pura
sui lembi aperti di sé. Zen.
Il terremoto offende
l’intelligenza stabile
spoglia e l’anima le toglie
Trema l’inerzia al limitare
di ciò che mentre dorme
sotto il peso di carezze di madre.
La terra nera inghiotte e libera
il dolore passato ed il peccato
Il sacrificio relativo si dimena
riordina i pezzi della prospettiva.
Suonano alla porta
di ritorno da un futuro
di porte che non ci sono più
Ricordi da convincersi
non si entra e non si esce più.