Il mondo inizia quando due si baciano
Octavio Paz
Ho visto gente alla posta
di-menticata morire di solitudine
di lentezza di noia, di mal di gola e di neon
di occhi spenti e ciglia finte, finti di nervi
e di foglibianchissimi
di timbri bum bum, e di giovani giù e di meno sù, e di fisco-mamme
di seggiolini di pannoloni e di tacchi perchè, di su e giù e di sbuffi
di treno e di aipodde che tanto lo sento, e piedi a tempo
e di pensieri perduti per l’inferno, di pensieri nel tempo e
dirimorsiescusaeprego
e di minuti più, e di minuti meno, e moglisparo
di mani alzate e piedi di troppa voglia, come neonati e di neonati
de tickketakke di regime e di voglia spenta
come i bus notturni bui, ti fisso e mi chiami
di fisso il muro che tanto mi fate schifo e mi addoloro
di “nnn” di led, di sospiri e di ops, e di danze avanti e andrè
di anatemi e disorrisi e antisorrisi e peggio ancora,
di mezzi sorrisi
che faccio anch'io, di me che sembro in fila e tengo il tempo
di tutto questo e del mondo intorno-sopratutto
di paura di perdere il mio turno
di paura che non sarà l’ultima volta
che vedrò la gente, come cattivattori d un film cho giavvisto
di-menticata morire di solitudine
P.s. Vogliochiederescusaatuttiglioperatoridellaposta
chesisonosentitiinclusinellacategoriaechesvolgono
ilpropriolavoroconamoreededizionecariamicidellaposta
nonsieteinclusinellacategoria
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