Da Il manuale di come si vive
di via Jenner 8
Se tu fossi un folle
solo se tu fossi un folle
ci sarebbe un punto
in cui la tua normalità sarebbe superata dalla follia
gli altri guardandoti negli occhi ti riconoscerebbero
e tu saresti libero normalmente di vivere
nella tua follia
cosicchè la tua follia convergerebbe
almeno per un pò, con la tua libertà
Seduti ad una sedia ciascuno,
sotto una pianta verde,
sotto un cielo nero
sotto un condominio fatto di finestre e sonno
c’erano un italiano, un greco e un brasiliano.
E c’era il silenzio.
Questo prima che amico Greco , che parlava lento e forte, dice:
Idra è isola bellissima.
Problema di Idra è che ci sono solo genti ricchi
e che ci vogliono tanti soldi per stare lì, e non ci puoi stare,
nemmeno arrivare con machine.
In Atene io e miei amici una volta abbiamo divertuto
e dittu se vinciamo superenalotti
compriamo piccolo isolotto come Idra dove stanno solo genti ricchi
e noi non facciamo ostelli né alberghi e nulla
solo case dove gente viene senza pagare
e noi non usiamo macchine e motorini, ma si va a piedi o a caballo
e tutti mangiano gratis e ci sono le piante di Marjuana gratis lungo strade alte così.
E nessuno paga niente, solo devertendo
gente che suona e gente che sta devertendo ascoltare suonatori
e non ci sono nemmeno chiese construtte
facciamo un’isola come un piccolo vaticano de libertà.
E allora mio amico Brasiliano:
me piasce idea de Vaticanou de Libertà
me piasce proprio, facciamolo
e titulu de isola sarà
U Vaticanu de libertà, figoo.
Io avevo troppo sonno per essere felice anche,
ma nonostante il sonno avevo notato qualche incongruenza nel discorso
che lasciava un po’ perplessi sulla fattibilità della cosa,
però condividevo l’idea appieno
e mi sono ripromesso che quando non avevo più sonno
mi sarei impegnato ad aiutare le cose ad andare dove dovevano andare.
Si l'idea mi piaceva
pensavo sotto una pianta verde
e un cielo nero
e un condominio fatto di finestre e sonno.
e non la trovi mai, ma è come se la trovassi, e speri un giorno di arrivarci
sparato lì per trovare la pace,
e lui così sembrava che gli piaceva veramente la sua stella,
cioè lo diceva in modo lento e forte, che si capiva che gli faceva solletico dentro
e questo mi piaceva, come se avessi visto un attimo una stella
verso cui salire.
JET SEX
Qui c’è il nostro tempo per comprendere
Questo è il nostro cielo segreto per noi
dove arriveremo
Quello dove tu non sei stata mai.
Un jumbo jet solo per te e me
Nessun paracadute, nessun pilota che pilota
Suppongo che sia venuto il tempo propizio
per noi, no? Di andare e cercare dove andare
Non essere timida, non essere forte. Chiudi
gli occhi e lascia le tue labbra comporre un arrivederci
Vieni a scoprire con me, se il cielo è una menzogna
Così come non dovrai mai lasciarmi andare,
io non lascerò mai che tu mi scivoli via
Per ricominciare
Sopra le nuvole, sopra tutte le nuvole, sopra
disegniamo linee di fumo e spume di coca
Ma tu chiedi qualcosa di più mentre mi stringi
forte. Turbolenze di sesso,
Seggiolino B e seggiolino D,
Sganciamo il nostro amore dall’alto,
bomba piena di c
E lo vediamo cadere e esplodere, mai
E più voliamo, più saliamo,
più il cielo diventa una menzogna
solo un altro nome
e un’altra forma
Cosi come non dovrai mai lasciarmi andare,
io non lascerò mai che tu mi scivoli via
Omaggio a Jet Sex, Ghinzu dall’album Blow (2004)
stiamo davvero spesso..su una sedia, con due tre persone a guardare un palazzo che dorme??..e stiamo noi anche in dormiveglia..ma la differenza credo stia proprio in questo..alcuni di noi, stanno fuori dal palazzo che dorme, anche se dormono, o quasi e parlano..
RispondiEliminastanchi, ma non completamente dormienti.
il troppo sonno leva alcuni sogni paradossalmente, perchè hai meno possibilità di veder cose brillare..di sognare stelle, quelle che cerchi.
cerca entusiasmati, anche con lentezza e a bassa voce, seduto a guardare, e anche in silenzio, ma cerca,
senza cadere troppo ovviamente nel banale, ma solo un pochetto..i matti stanno rinchiusi dentro un palazzo che dorme..
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