Io
l’uomo chentra scalzo alle parole
vuole imparare a togliere peso
come sporco dalle mani che gratta.
Chiuderle nel vetro.
Guardare in alto.
E ascoltare il rumore.
Strofinare a fondo la ragione.
Regolare il getto.
Spremerla dai pori come proiettili
sparati
in una Miscela di umori.
Perché i tuoi ordini tra i bulbi
le sue ronde a fior di pelle, gli scrosci
(sschhhhhhhhhhhh)
in bolle daccuse tra le mani
sappiano di schiuma di doccia
che di strofinii abbondanti
scivoli lungo i fianchi.
Dopo un lungo giorno passato .
Sarà il pensiero di stanotte
quando dormendo pulito fino alle palpebre
farà di tutto
per rimanere distante.
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