o forse lo sono io, quando mi ritorna sta maledetta cervicale
Fino a quel momento G aveva speso la usa vita a fare cose utili.
Si era totalmente dimenticato di quelle inutili,
e con la poesia e la bellezza aveva perso anche la felicità
Antonio M. Raimo
Questa favola ha batteri,
questa favola è malata
perché così solo può guarire.
Questa favola ha colori
messi lì per contrasto
a contrastare
questa favola a colori.
Cinque,
reali o sognanti,
due sono il tutto edil niente
lo scrivente e lo scrivuto
il nero su di un bianco.
Tre,
sono quelli che incontri per stratto
i primati il blu e il rosso
edilgiallo, da cui nasce il resto
dall'acquamarina alviolascuro
come da un pensiero inespresso
nasce tutto quello che poi incontri,
comanche le favole buone da un animale cattivo.
di essere uno, uno solo e che quello bastava
e avanzasse, oh se avanzasse
Come cattivo di riflessi bianchi, disse il lupo
come la notte tarda che taccoglie
prima del mattino, che tiene in piedi
il bianco dei tue occhi bianchi e stanchi
riflessi di una notte, iniettati di vino
che non vedono e non hai mai visto
senon di riflesso e schiacciano le foglie e le ombre
quanto lamerdintorno.
Come cattivik nero a pelo corto, ribadì il lupo
digrignando i dentiesputandobava, era il sorriso,
di buiocresciuto alla luce di qualcuno
perlopiù di una quercia
ampia e alta e grossa e spesso e stronza
e presente, continua, presente continuo
che standavanti vedevi nero, cieco
non ti muovei, per colpa propria o differente
della quercia come qualsiasi altro essente
che la colpa va sempre condivisa
per evitare di vederla tornare indietro urlante.
Come cattivo e rosso di vino, pareva commosso
il lupo, di sangue che impregna bandiera battente
come madre e figlia di un incoscientimbarco
che a seconda di ombra e orario assume facce
e sorride incurante
di quanti hai lasciato sdraiati sul ventre
giocando il giochino dei giorni senzapenzà.
che il lupo si mangiò,
di senape scaduta, di densa melassa
della febbre peggiore che potesse attecchire
che viverla zonzo si rischia sul serio
di ammalarsi di malattie come la vita
e immaginare per febbre cose nonaccadita.
Esattamente come cattivo seianche blu,
respirò profondo il lupo,
pensando al paradosso, come la Greciablu,
colore degli estremi che attiriamo
come animali e come omìni
dal mare come dall'inferno
del gelo come dell’armonia
che oscilla costante come la propria distanza
da sè. Come in una stanza, bluparietata
dove i battiti scendono e aumenta la sensibilità
mentre gli oggetti diventano più piccoli e leggeri.
Cattivo come l’arcobaleno, esclamò Pierino
definitivo
scazzato di essere nascosto da colori unauno
che non conosceva, come non conosceva
laguerra senzalapace larcobaleno
che si fa mille gocce differenti
che salgono salgono a ringraziare il cielo
e per grazia discendono
attirati dalla carne, in una pentola d’oro
e che raggiungerei , se solo fossi buono,
e allora affermereanche
di essere ricco, o qualcosa così
ma sarebbe più come essere solo,
che la ricchezza è una questione moolto privata
come la solitudine
e allora vaffanculo mi accetto anche cattivo
e per guadagnarmi la pace,
che mi permetta di stare
mezzuomomezzabestia, pregherò gli Dei,
e continuerò a dimenticare.
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