domenica 5 luglio 2009

Weekly Reviews

Sono tornato
ad avere 16 anni, il che è strano, ma anche bello
per un attimo, quando ho riascoltato i Dream Theater
Li ho ascoltati con attenzione. E sono stato contento
di averli ascoltati così, 
perchè è stata lattenzione a farmi tornare indietro nei tempi, 
e l'attenzione me lha data il doverci scrivere, e tal volta lo scrivere di una cosa
prevede l'attenzione. Grazie attenzione, grazie lo scrivere.
Per cui l'ho sentito veramente, dentro, di essere tornato per un attimo indietro,
come se niente fosse esistito dopo. E questo mi ha fatto pensare.
Oppure mi ha fatto smettere. Sempre per un attimo. Poi tutto è tornato come prima, 
non prima prima 
ma prima prima dell'attimo in cui ero tornato indietro
e poi ho scritto il mio articolo come se niente fosse.
Un buon album, c'è n'è di meglio in realtà, e forse pure di quelli prima ce nerano di meglio,
quando avevo 16 anni, ma avevo 16 anni
e credevo che i Dream Theater fossero i migliori.
E' che quando ami una cosa, qualsiasi cosa, ti sembra che sia differente da come in realtà è,
anche se in realtà è uguale. 
Per cui per me i Dream Theater erano i migliori, anche se magari non lo erano,
e adesso forse me ne rendo conto. Ma giustamente adesso forse, sò boni tutti.
Conta poco.  Soprattutto adesso che ho scritto, e non li ascolterò più.

Poi c'è l'album nuovo di Niccolò Fabi
che come sempre fa buoni cd, come il penultimo, Violenza 124, e anche questo lo è, 
nonostante il problema per lui come per tanti altri
non sia fare buon cd, ma essere sincero quando scrive
e al contrario
non essere un frutto cantante che canta una canzone. Che anche qui forse è meglio non pensarci. Perchè mica sono sicuro che alla fine sia meglio in un modo piuttosto che in un altro.
Qui mi è sembrato sincero, anchese triste. E questo nonostante la sincerità dovrebbe portare tuttaltro che la tristezza. O magari il tuttaltro lo porta dopo, e non lipperlì, ma tu chai fretta.

De dulcis, manca larticolo che scrivo in ritardo
e che quindi non riesco a pubblicare primadelwikkend, 
e infatti puntualmente la settimana prossima metterò il link a Alborosie, 
il rastafari italiano che ha conquistato la Giamaica con il suo ritmo travolgente, 
oltre che con la sua bruttezza e con il nuovo cd Escape from Babylon, 
che il titolo è banale però ha sempre un suo perchè.
Lui è un rastafari italiano, che dice che andava a cercare le sue radici in Giamaica
che magari sarà pure vero, ma sarà un pò magari anche vero che andare in Giamaica a fare il rastafari
non deve essere niente male. E nemmeno la ganja deve essere niente male.
 Un pò meno vedere la gente che non fa il rastafari. Ma tanto tu sei rastafari. E quindi Peace

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