venerdì 5 marzo 2010

Dalle guerre qui, alle guerre lì

(Monei facili
Vite impervie
Mani sudate
Cambi gomme
Fine)


Vissero pensierosi e felici

Costruirono immobili

i propri desideri più grandi


Scolpirono maschere tribali

i visi dei nonni Pregarono

Sulle spalle dei figli. Precari

posarono mani e lacrime

raccolsero secondo tradizione

dentro vasi non comunicanti


Soldi utili e avidi sgusciavano

otturando i solchi delle strade

Erano ere di mezzo


Era tardi. Dilagavano la peste

Si calpestava il calpestabile e più

del salvabile si salverà, nei libri:


Con sguardi Rapidi

A loro modo videro

E col tempo fecero la guerra.

2 commenti:

  1. leggo quel QUEVEDO.
    speranza
    in alcuni punti, contraddetta dal finale dato per scontato della guerra, che ci sarà sempre col tempo..
    ma tutto il resto , quello che regna nel mondo dell'eccezione rimane incantanto, in un vaso trasparente a chi ci vuol vedere dentro, e non comunicante, perchè incorruttibile.
    :)

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  2. davvero bella
    e qui un nodo centrale
    che prepara al gran finale
    "posarono mani e lacrime

    raccolsero secondo tradizione

    dentro vasi non comunicanti "

    ciao poeta

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