Uno alla volta
Ping pong, ping pong
Soffoca il lato nostalgico
Scandito dalle case che abita
percorre d’istinto le rapide
che la sorte attende alla fonte
Dai prati ai parati
sigillato in scatola
spia con enfasi le cose sciogliersi
Sul divano raccoglie le briciole
di memoria in memoria la furia
spazzola e nasconde
Quello che c'era nel tempo e ora non c'è
Per questo mischia nei simboli le sue storie.
Pezzi di sè nell’Armadio
ogni gesta dimenticato
trova nel fondo del giorno
un posto e un conforto
Parla del resto con la coda dell'occhio
e convince altri di amare sè stesso
più di sè stesso, cerca la fine e l'inizio.
Indossa ogni sua forma, ogni suo vizio
Ordina le sue mode
trova un ripiano per loro rimedio
Le nuove e più belle in fila per prime
l'illusione comprime le altre sul fondo
Con tutte non sa cosa fare
Bene
Ci parla
Le piega
Le offende
Le appende
Le scarta
Le esorta
Le scorda
Ci lotta
Le indossa
Le fissa per l’ultima volta
Le passa a trovare quando ricorda
che come lui l’armadio invecchia
Le getta
Prima che dormendo la nafta
le assorba. Ed il tempo assorba
Prima che il fruscio che ha nella testa
renda la frequenza rumore costante
L’armadio diventi leggenda
le cose riposte divengano nebbia
Si alza e lo guarda
Indugia e lo svolge
Schiarisce la voce e
lo stringe tra le braccia
Un vecchio pallino passato
pandant con il mondo futuro
Soffoca. Scopre. S'accende
bella merda!
RispondiEliminaGrazie. Sono contento che ti piaccia la merda.
RispondiEliminaComplimenti!!! ma chi è quell'idiota che commenta prima???? ci saraiiiii
RispondiEliminaanonimo caro, dalla merda degli altri, nascono i fiori!!!!!!
RispondiEliminase tu non comprendi l'importanza di guardare nell'armadio, puoi sempre immergere la testa da qualche altra parte..
caro pierino, ho lasciato vari armadi pieni in giro per il mondo, e ognuno aveva le sue maschere di ricordi, le immagini della vita.
dovremmo forse ogni mattina abbracciare tutti i nostri vestiti/ricordi..
grazie, bella,
lo scrigno dei ricordi
Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascon i fior, casomai.
RispondiEliminaSe dalla mia merda nasce questo siamo messi male.
"Giano bifronte/Uno alla volta/Ping pong, ping pong/Soffoca il lato nostalgico" (ho preso una frase a caso)
"Toro seduto/In fila per quattro/Tic tac, tic tac/Respira l'angolo distratto"
"parla del resto con la coda dell'occhio
RispondiEliminae convince altri di amare se stesso
più di se stesso, cerca la fine e l'inizio
indossa ogni sua forma, ogni suo vizio."
lasciando ad altri scatologiche disquisizioni, leggendoti mi innamoro della lettura, di come le tue parole tratteggiano ritratti che impunemente adatto al mio viso...
ci siamo già visti, forse un giorno ci conosceremo...
Anonimo accusatore, capisco il tuo animo maldisposto verso le mie frasi a caso, ci può stare, non può e non devono piacere per forza. Anzi, commenti come i tuoi spingono a cercare di scrivere meglio per le volte che spero verranno.
RispondiEliminaPerò non capisco invece quel senso di sottile acidità/ accanimento che c'è in te vs me.
Quasi fosse una cosa personale. Ecco, questo veramente non lo capisco..
Buon proseguimento di serata
Pierinoeillupo
p.s. Grazie Erika e grazie Anonimo difensore :-)
A me piace :)
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